Come sostituire la badante che va in ferie?

12/07/2017
10 Minuti

Sostituzione badante in ferie?

 

Arriva l’estate e si ripresenta il problema di sostituire la badante che assiste i nonni, i genitori, i propri anziani.
Trovare una badante giusta per un mese o pochi giorni non è facile, soprattutto il dubbio è “Sarà una persona fidata?”.

L’articolo 18 del Contratto collettivo prevede che i lavoratori domestici maturino 26 giorni lavorativi di ferie all’anno, ferie che vanno godute per almeno 2 settimane nell’anno e le restanti entro i 18 mesi successivi all’anno di maturazione, normalmente nel periodo da giugno a settembre.
Indipendentemente dalla durata e dalla distribuzione dell’orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, colf e badanti hanno diritto ad un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi.

Nulla vieta comunque alle parti di decidere di comune accordo un periodo diverso che può anche non essere continuativo. Fermo restando che le ferie non possono essere frazionate in più di due periodi. Se la lavoratrice si ammala o si infortuna ha diritto allo stesso trattamento degli altri dipendenti, nel senso che le ferie si interrompono finché non è in grado di riprendere la normale attività. La paga durante le ferie la colf va retribuita come se stesse lavorando.
Per il calcolo della cifra da pagare si prende la retribuzione globale di fatto in denaro e in natura corrisposta mensilmente.

Non ci sono differenze tra lavoratrici a servizio intero e a ore.
Per quest’ultime bisogna risalire sempre alla retribuzione mensile, moltiplicando la paga settimanale per 52 e dividendo il risultato per 12.
Se la colf usufruisce di vitto e alloggio, la somma da pagare può anche superare lo stipendio corrisposto normalmente perché alla retribuzione bisogna aggiungere il valore convenzionale delle indennità.

Per la famiglia sorge il problema di come regolarsi per le ferie? Come sostituire la badante cha va in ferie?
Non è sempre facile trasferire le competenze, le cadenze per i medicinali, le abitudini dell’anziano ad una nuova persona per solo un mese. 

Probabilmente sarebbe opportuno che la famiglia selezionasse la “sostituta” in modo accurato valutandone ogni aspetto sia relazionale che professionale.  L’anziano, così, sarebbe di sicuro più tranquillo e meno scosso dal cambio.
L’estate è un periodo particolare, in cui soprattutto anziani e bambini non vanno sottoposti a situazioni di stress.

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